Descrizione
Leonardo da Vinci nel suo Trattato della pittura affermava: “Lo bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l’homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo difficile perché s’ha a figurare con gesti e movimenti delle membra”. Nel Cavallucci abbiamo questo “bono pittore”, interprete dei pensieri e dei sentimenti di Pietro.
Religiosità artistica del Cavallucci nelle opere vaticane, di Luca Filippone
Antonio Cavallucci si forma nella Roma di Pio VI, studiando con maestri quali Stefano Pozzi e Gaetano Lapis che gli lasciano una forte impronta neoclassica. Ma la sua arte dopo il 1780, anno in cui conclude la decorazione per la dimora romana del suo mecenate Francesco Caetani, duca di Sermoneta, si apre ad un linguaggio di eccezionale realismo nella realizzazione delle quattro sovrapporte per la Sagrestia nuova della Basilica di San Pietro in Vaticano.
In esse è leggibile il connubio fra uno stile prettamente neoclassico, affettato, e uno stile attento al vero che produce meravigliosi risultati artisti ci nelle espressioni e nelle movenze di alcuni personaggi.
Ma è proprio nei volti del protagonista delle storie, san Pietro, verso il quale il Cavallucci doveva nutrire grande venerazione, che l’artista grazie alla sua profonda religiosità raggiunge le vette più alte della sua arte.
Gli interventi di restauro, di Luca Filippone
I dipini, constatato il loro forte degrado strutturale che metteva a rischio la coesione fra la pellicola pittorica e il supporto di tela, sono stati sottoposti ad intervento di rifodero.
La pellicola pittorica è stata sottoposta ad operazione di pulitura mediante idonei solventi organici, allo scopo di restituire una completa leggibilità estetica delle opere.
Dopo le stuccature e reintegrazioni delle lacune pittoriche è stata effettuata una verniciatura protettiva della superficie pittorica.
Diagnostica non invasiva: san Barnaba presenta san Paolo a san Pietro, di Stefano Ridolfi, Ilaria Carocci (Ars Mensurae, Roma)
Le indagini diagnotiche e non diagnostiche effettuate sul dipinto San Barnaba presenta san Paolo a san Pietro hanno mostrato una linearità nella costruzione del dipinto, ma con numerosi pentimenti di limitata estensione che rivelano l’attenzione dell’artista per la resa prospettica delle mani e dei volti dei personaggi dipinti.