Descrizione
Le cinquanta mappe o rappresentazioni grafiche di alcune tenute e case facenti un tempo parte del patrimonio del Capitolo della Basilica di San Pietro, qui raccolte, costituiscono un ideale repertorio cartografico a sussidio del secondo tomo dell’opera Il Capitolo di San Pietro in Vaticano dalle origini al XX secolo (Volume d’archivio, I.2), dedicato appunto all’evoluzione storica di tale patrimonio.
Leggendo nei documenti di archivio relazioni di carattere economico o atti giuridici riferiti a terreni ed edifici, non è sempre facile individuare con esattezza le località in cui questi ultimi si trovavano e le loro caratteristiche. Il panorama topografico dei luoghi citati nelle fonti è oggi profondamente mutato, pur conservando spesso, in toto o in parte, la medesima toponomastica. Mappe e piante dei secoli passati facilitano quindi una più puntuale individuazione dei siti (soprattutto in rapporto alla rete viaria coeva) e la dislocazione delle loro varie pertinenze, mentre i prospetti degli edifici urbani ne mostrano la effettiva consistenza.
Va poi sottolineato l’aspetto grafico delle mappe, in alcuni casi particolarmente curato, da cui discende una gradevolezza estetica della rappresentazione. Frutto del lavoro di agrimensori ed architetti che qui abbiamo voluto espressamente ricordare, scoprendo tra essi alcune personalità di rilievo, la raccolta offre un saggio dei criteri grafici e di misurazione dei secoli passati.
È, questo, il quadro di un patrimonio ormai dissolto, ma un tempo assai cospicuo, specialmente nell’Agro Romano. Esso ha costituito la risorsa per il sostentamento del clero della Basilica Vaticana, la manutenzione e la cura dell’edificio sacro, lo svolgimento decoroso del culto liturgico. Ma è stato anche motivo di impegno oneroso per il Capitolo Vaticano: molta parte delle riunioni collegiali e molti incarichi personali hanno avuto per oggetto la cura non facile dei numerosi settori di questo patrimonio, dislocati in posti diversi e a volte distanti tra loro.
Il ricordo grafico di una stagione ormai tramontata suscita oggi ammirazione nei confronti di coloro che ne furono i protagonisti, ai quali questa pubblicazione intende esprimere riconoscenza.
