Descrizione
L’iconostasi è stata donata al Museo Tesoro della Basilica Vaticana il 23 dicembre 1974 direttamente da Paolo VI, intervenuto alla cerimonia di apertura del museo. Il papa l’aveva ricevuta, insieme ad una croce con smalti e perle preziose, dal patriarca di Belgrado Jerman, (Hranislav Đorić, Хранислав Ђорић, 1958-1990) quale ringraziamento per l’opera svolta dall’arcivescovo di Trieste Antonio Santin e dal suo segretario monsignor Ettore Malnati per la riappacificazione della Comunità Serbo ortodossa di Trieste con la Chiesa madre di Belgrado, dalla quale negli anni ’50 si era staccata per unirsi al vescovo scismatico serbo Dionisio, residente in Canada.
Lettura e spiritualità dell’iconostasi, di Daria Maltseva
L’Iconostasi risale alla fine del XVIII – inizio del XIX secolo. Diversi dettagli iconografi ci permettono di attribuire l’appartenenza dell’iconostasi ai Vecchi Credenti, perseguitati dallo stato russo come scismatici, i quali, fedeli alla tradizione antica, riproducevano i modelli delle iconostasi portatili antiche. Essa è una testimonianza della loro storia e spiritualità. La maestria dell’esecuzione della pittura miniata, la gamma cromatica e il pronunciato orientamento ai modelli antichi sono caratteristici della scuola di Mstjora.
Indagini tecnico-diagnostiche delle immagini a luce di Wood e all’infrarosso, di Mallio Falcioni
Parziale presentazione delle indagini a luce ultravioletta e all’infrarosso che permettono di rilevare particolari nascosti alla visione naturale.